Dal 2 all’8 giugno 2025 si terrà ad Assisi il Capitolo Internazionale delle Stuoie dell’Ordine dei Frati Minori.
Il cammino che ha portato a questo appuntamento parte dall’ultimo Capitolo generale, celebrato a Roma nel 2021, che nel mandato n. 4 indicava di coinvolgere i Ministri, i Custodi e i rispettivi consigli per promuovere un’autentica vita fraterna e di mettersi in ascolto di ogni persona, soprattutto dei giovani, a più livelli.
Successivamente, il Ministro generale e il suo Definitorio hanno ritenuto arricchente compiere un cammino sinodale che coinvolgesse i frati del primo Ordine, ma anche le sorelle e i fratelli del secondo e terzo Ordine, religiosi e laici, per riuscire a rinnovare in modo profetico l’identità di Frati Minori.
“Volevamo un’esperienza - dice Fr. Cesare Vaiani, OFM, Definitore generale - nella quale i frati e altre persone potessero incontrarsi alla pari, con i medesimi diritti e doveri, in uno scambio fraterno sui temi essenziali della nostra vita. Per questo abbiamo attinto alla nostra tradizione l’immagine del Capitolo delle stuoie, che permetteva di realizzare quanto volevamo”. Il Definitorio ha poi deciso di “collegarlo” al Consiglio Plenario dell’Ordine (CPO), decidendo che “i membri del CPO fossero tutti frati che avevano partecipato al Capitolo delle Stuoie e che ne potessero esprimere lo spirito in quella struttura giuridica che è il CPO, che può proporre temi da discutere al Capitolo generale”, spiega ancora Fr. Cesare.
È stato quindi chiesto alle Entità dell’Ordine di celebrare innanzitutto a livello locale un proprio Capitolo delle Stuoie, sempre con la modalità dell’ascolto di laici, laiche e religiose, proponendo di rivolgere l’attenzione verso tre nuclei fondamentali: Carisma, Comunione e Missione.
Il passo successivo è stato quello di riassumere i risultati dei Capitoli locali a livello di Conferenze, che a loro volta hanno inviato i propri contributi alla Curia generale. Da quei testi è stato elaborato un Instrumentum Laboris che fornirà il materiale di discussione e confronto al Capitolo Internazionale di Assisi, al quale parteciperanno 150 tra frati, religiose francescane, laiche e laici provenienti da tutte le Conferenze dell’Ordine.
Com’è nato il Capitolo delle Stuoie?
Ancora oggi non esiste una definizione o regolamentazione giuridica del Capitolo delle Stuoie.
Il termine prende nome dal grande Capitolo generale del 30 maggio 1221: leggiamo al cap. XVIII dei Fioretti di San Francesco che a Santa Maria degli Angeli accorsero oltre 5000 frati. Si radunavano a gruppi, in preghiera o in dialogo, in modo ordinato e devoto: “Erano in quel campo tetti di graticci e di stuoie, e distinti per torme, secondo i frati di diverse Provincie; e però si chiamava quel Capitolo, il Capitolo di graticci ovvero di stuoie” (FF 1848).
Fu il Capitolo dell’incontro tra Francesco e Antonio di Lisbona; si sottolineò l’importanza dell’obbedienza alla santa madre Chiesa, dell’osservanza della santissima povertà, del digiuno: Francesco aveva chiesto ai frati di non occuparsi delle cose corporali, cibo compreso. Ma il “principale pastore, Cristo benedetto”, che ha sempre cura delle sue pecore, ispirò le genti di Perugia, Spoleto, Foligno, Spello e Assisi a portare da mangiare e bere a quella “santa congregazione”. Lo stesso san Domenico, anch’egli presente al Capitolo, “fu molto edificato della fede del santissimo Francesco, e della obbidienza e della povertà di così grande e ordinato collegio, e della provvidenza divina e della copiosa abbondanza d’ogni bene”.
Fr. Chryzostom Fryc, OFM (Direttore dell’Archivio Storico della Curia generale) e Fr. Giuseppe Buffon, OFM (Professore di Storia della Chiesa alla Facoltà di Teologia della PUA) ricordano come i Capitoli delle Stuoie abbiano ripreso vigore, a livello locale, soprattutto dopo il Concilio Vaticano II. Si potrebbe parlare di “sinodalità”, termine molto in vigore oggi, ma entrambi sottolineano che già la parola originaria “capitolo” lasciava intendere la volontà del dialogo, dell’ascolto reciproco, del confronto, del camminare insieme.
A testimonianza di quanto detto dai fratelli, nell’Archivio fotografico dell’Antoniano di Bologna dei Frati Minori abbiamo trovato degli scatti risalenti al 25 maggio 1966, riguardanti proprio la celebrazione del Capitolo delle Stuoie locale.
In occasione degli 800 anni della nascita dell’Ordine, dal 15 al 18 aprile 2009 tra Assisi e Roma si tenne un Capitolo interobbedenziale delle Stuoie: Frati Minori, Conventuali e Cappuccini si incontrarono per celebrare il “Centenario delle origini”, per “rinnovare la fedeltà al carisma e ricomprendere tutta l’eredità spirituale” del fondatore San Francesco (cfr. Acta Ordinis 2009/A, pagg. 9-43). Ad esso parteciparono circa 2000 capitolari, provenienti da tutti i continenti.
Il Capitolo si concluse il 18 aprile: nel Cortile apostolico di Gastel Gandolfo, i Ministri generali in udienza da Papa Benedetto XVI rinnovarono l’impegno a vivere secondo la Regola di san Francesco a nome di tutti i Frati sparsi nel mondo. A Castel Porziano, una delegazione di capitolari guidati dai Ministri generali incontrò l’allora Presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, che rivolse loro, tra l’altro, queste parole: “Le guerre cambiano di natura o cambiano di dimensione, ma non vengono mai cancellate, ancora oggi continuano a flagellare il nostro mondo, a cominciare dalla Terra Santa, e, possiamo dire, in modo più generale e ampio, mai cessano i pericoli di guerra. […] Noi abbiamo bisogno della vostra presenza: noi abbiamo bisogno della vostra opera, noi abbiamo bisogno del vostro impegno a portare avanti valori che anche nel nostro Paese debbono essere continuamente rinnovati e continuamente trasmessi”.
Grazie a Fr. Cesare Vaiani, Fr. Chryzostom Fryc, Fr. Giuseppe Buffon e Fr. Juan Isidro Aldana Maldonado (Segretario del Capitolo delle Stuoie) per la collaborazione.
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