Dal 26 al 31 maggio 2025 si è tenuto l’annuale corso di Giustizia, Pace e Integrità del Creato (GPIC), realizzato dall’omonimo ufficio della Curia generale dell’OFM in collaborazione con la Pontificia Università Antonianum di Roma.
L’obiettivo di questa attività è fornire agli animatori GPIC dell’OFM e della Famiglia francescana diverse prospettive di studio, analisi e riflessione su temi relativi alla giustizia, alla pace e alla cura della casa comune, affinché dispongano di strumenti teorici e pratici per svolgere il servizio affidato. Il corso 2025, dal titolo “Il Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi: Cura per i deboli e per un’ecologia integrale” (cfr. Laudato Si’, 10), si inserisce nella celebrazione dell’ottavo Centenario del Cantico delle Creature, del decimo anniversario dell’Enciclica Laudato Si’ e dell’Anno Giubilare.
Durante la settimana, si è sviluppato un programma completo che ha incluso: una prospettiva sulla crisi ecologica attuale, analisi approfondite del Cantico delle Creature da diverse angolazioni: storica, biblica, filosofica e teologica. È stata dedicata particolare attenzione agli aspetti pratici, includendo progetti ecologici concreti come quello eco-pastorale in Indonesia e il programma di ecologia integrale della Pontificia Università Antonianum. È stata anche analizzata l'Enciclica Laudato Si'. Il programma ha incluso una visita guidata ad Assisi, e si sono tenute sessioni sull'animazione GPIC nella spiritualità francescana e sulle strategie per progetti di animazione nelle Entità francescane.
Venerdì 30 maggio l’Ordine dei Frati Minori e la PUA, nella persona di Fr. Massimo Fusarelli, Ministro generale dell’OFM e Gran Cancelliere della PUA, hanno conferito un riconoscimento a persone e istituzioni che si sono distinte per il loro impegno a favore dell’ecologia integrale. Si tratta del Patriarca Bartolomeo I, Leonardo Boff, la Rete Ecclesiale Panamazzonica, il Movimento Laudato Si’. “Cari premiati, voi non ricevete oggi solo un riconoscimento, ma se mi permettete di dire, avete una responsabilità ancora maggiore: continuare ad essere una voce profetica, in un mondo che spesso, troppo spesso, preferisce il profitto al bene comune. A tutti voi rivolgo allora questo invito finale: tornate per favore alle vostre comunità, portando con voi il seme della conversione ecologica integrale. Che il Cantico delle Creature risuoni nelle nostre case, che la Laudato si' ispiri le nostre scelte quotidiane, anche piccole. Il futuro della terra, dono di Dio, è anche nelle nostre mani, ma soprattutto nei nostri cuori”, ha detto Fr. Massimo al termine della consegna dei premi.
Motivazione dei premi
Il Patriarca Bartolomeo I è un leader cristiano che ha insistito sulla cura del creato da una prospettiva etica e morale cristiana: ha spesso affermato che “Commettere un crimine contro la natura è peccato”, ha costantemente promosso la conversione ecologica, ha promosso il dialogo ecumenico, interreligioso e interculturale per affrontare le sfide della nostra casa comune.
Leonardo Boff è uno dei pionieri dell’ecoteologia a livello mondiale. Nel suo libro del 1996 “Ecologia: grido della terra, grido dei poveri”, giustifica l’impegno della fede cristiana nella cura della nostra casa comune. Inoltre, è stato uno dei redattori della Carta della Terra, adottata dalle Nazioni Unite nel 2003. Boff ha saputo attualizzare il messaggio di Francesco d’Assisi all’attuale crisi ecologica, offrendo percorsi basati sulla spiritualità del santo italiano.
Il Movimento Laudato Si’ è un movimento cattolico globale nato sotto l’ispirazione dell’Enciclica Laudato Si’, che cerca di attuarne i principi incentrati sulla sostenibilità ecologica, la giustizia climatica e la conversione ecologica. Pertanto, grazie al suo impegno per questi valori e alle diverse strategie promosse nel corso dei suoi dieci anni di esistenza, è stato possibile realizzare un cambiamento di mentalità all’interno e all’esterno della Chiesa. Il premio e stato consegnato a Lorna Gold del Movimento Laudato Si’.
La Rete Ecclesiale Panamazzonica si propone di sensibilizzare le Americhe sull’importanza dell’Amazzonia per tutta l’umanità, di stabilire, tra le Chiese locali di diversi Paesi sudamericani situati nel bacino amazzonico, una pastorale congiunta con priorità differenziate, per creare un modello di sviluppo che favorisca i poveri e serva il bene comune. Questo modello ecclesiale ha permesso di ascoltare le voci dei popoli e delle comunità del territorio, in particolare dei popoli indigeni, per proteggere la loro vita e quella degli ecosistemi amazzonici (bioma amazzonico) attraverso un’azione socio-ecclesiale articolata in rete. Il premio è stato consegnato a Mons. Rafael Cob García presidente della REPAM.